Acqua del rubinetto o acqua minerale? Quale scegliere e perché

Lo sapevate che gli italiani sono tra i maggiori consumatori di acqua minerale al mondo? Sarà per l’abbondanza delle sorgenti della nostra penisola o per la scarsa fiducia sulla bontà dell’acqua che sgorga da rubinetto?
Cosa ci spinge a preferire l’acqua minerale all’acqua del rubinetto?
Sicuramente la sua origine. L’acqua minerale proviene, infatti, da sorgenti sotterranee incontaminate. È, quindi, batteriologicamente pura. Inoltre viene imbottigliata direttamente alla fonte, senza subire alcun tipo di trattamento. Arriva, cioè, nelle nostre case esattamente come sgorga all’origine.
Acqua del rubinetto o acqua minerale: qual’è la differenza?
La bottiglia è la più evidente! Di plastica o di vetro è, sicuramente, una differenza. Ma, nonostante le importantissime complicazioni ambientali che ne derivano, non è quella determinante. La vera differenza tra acqua minerale e acqua del rubinetto è proprio l’acqua! L’acqua del rubinetto, a differenza di quella minerale, è attinta da laghi, fiumi o falde spesso superficiali. Viene poi distribuita attraverso condutture, lunghe anche diversi chilometri. Tutto questo la rende vulnerabile a contaminazioni batteriologiche e/o chimiche. Viene pertanto resa potabile attraverso trattamenti specifici a base di cloro. Poiché, però, i residui di tali trattamenti possono risultare pericolosi per la salute, necessita di controlli molto severi e costanti!
Acqua minerale: è veramente pura?
L’acqua minerale, per essere venduta come tale, deve ottenere un apposito riconoscimento del Ministero della Sanità. Per averlo deve soddisfare dei rigidi requisiti di legge. Oltre alla provenienza da sorgenti sotterranee e incontaminate, deve obbligatoriamente essere imbottigliata alla fonte, senza subire nessun tipo di trattamento. I controlli di purezza per l’acqua minerale sono effettuati, per legge, al momento della concessione dell’etichetta. Vengono poi ripetuti ogni 5 anni, in occasione del suo rinnovo. Periodicamente, poi, il Sistema di Autocontrollo dell’aziende effettua campionature ed esami dell’intero ciclo produttivo. Oltre alle caratteristiche igieniche spesso, ha determinate proprietà favorevoli alla salute.
La differenza è il contenuto
L’acqua del rubinetto è un’acqua “pubblica”, cioé potenzialmente fruibile da tutti. Premesso che, in generale, le acque cosiddette potabili devono essere salubri e pure, va da sé che non possono contenere sostanze pericolose per la salute. La legge, pertanto, pone dei limiti molto precisi al contenuto di alcuni minerali. Sostanze come il calcio, il ferro, il magnesio o il fosforo, sebbene utili all’organismo, potrebbero, in caso di alcune patologie, risultare nocive. Questo limite, invece, non è previsto per le acque minerali. In questo caso, il consumatore, grazie all’etichetta sulla bottiglia, può verificarne provenienza e contenuto. A seconda dei sali minerali contenuti sceglierà liberamente il tipo di acqua minerale più adatto alle sue preferenze e alle sue condizioni di salute.