Kefir, il probiotico dalle proprietà miracolose

kefir

Le origini tra mito e leggenda…

C’è una leggenda sul Kefir che viene ancora narrata tra i pendii del monte Caucaso. Si racconta che fu il profeta Maometto, di passaggio nella zona, a donarne i primi grani alle popolazioni ortodosse del posto insegnando loro il segreto della sua produzione. Quel procedimento venne poi custodito gelosamente dalla popolazione e tramandato, come un patrimonio di famiglia, per secoli, nella convinzione che il kefir avrebbe perso la “sua forza” se il segreto fosse stato svelato agli “stranieri”. Al di là della veridicità del racconto, la leggenda testimonia comunque le antiche origini del Kefir.

Curiosamente, sembra che il kefir sia storicamente presente anche in altre zone dell’Europa, in particolare nel sud-est, in Asia e in Africa. Una bevanda simile ad esempio è stata, ed è ancora oggi, prodotta in Sardegna. Di origini antichissime, è conosciuta come gioddu o Latte ìschidu. Anche in altri paesi, molto distanti tra loro, come l’Argentina, il Taiwan o la Galizia è tracciabile la presenza di una bevanda realizzata a partire da dei grani con profili batteriologici molto simili, anche se non uguali tra loro, probabilmente provenienti dalla stessa matrice iniziale.

La storia

Il kefir è stato riscoperto dal mondo occidentale moderno soltanto di recente. Nella ricerca di sapori ormai dimenticati, la riscoperta dei suoi valori nutritivi già noti nell’antichità, il kefir è stato riproposto prepotentemente sui palcoscenici da un tipo di alimentazione particolarmente attenta alla salute e al benessere. Come ogni bevanda fermentata il kefir è principalmente noto per le sue capacità di ripristino della flora batterica dell’intestino. Ricco anche di vitamina B-12, di vitamina K , biotina, minerali e aminoacidi essenziali gli vengono riconosciute anche proprietà antibatteriche e antiossidanti, antitumorali e riequilibranti del sistema immunitario e, non da ultimo, svolgendo un effetto tranquillizzante sul sistema nervoso è utile per le persone con disturbi del sonno.

I probiotici

kefir milkIl kefir è un probiotico. ll termine “probiotico”, letteralmente a favore della vita, deriva dall’unione della preposizione latina pro, cioè “a favore di” e dall’aggettivazione del sostantivo greco bios, cioè “vita”. I probiotici fanno la loro prima apparizione nel mondo scientifico intorno al 1900, grazie al lavoro del premio Nobel Elie Metchnikoff. Il biologo franco-russo, nel corso dei suoi studi su alcune specie di parassiti intestinali, giunse infatti ad associare la longevità dei contadini bulgari da lui esaminati all’elevato consumo di latti fermentati della popolazione. Gli studi proseguirono per vari decenni finché si giunse, intorno agli anni settanta, ad una più precisa conoscenza del ruolo fisiologico e terapeutico dei probiotici. Secondo la definizione ufficiale della FAO e dell’OMS, i probiotici sono “microrganismi che si dimostrano in grado, una volta ingeriti in adeguate quantità, di esercitare funzioni benefiche per l’organismo.” Pertanto affinché siano rispettate le linee guida definite dall’OMS si potrà definire probiotico un batterio solo quando:

[su_list icon=”icon: check”]

  • resiste all’azione digestiva di succo gastrico, enzimi intestinali e sali biliari;
  • non provoca reazioni immunitarie o altrimenti nocive;
  • è in grado di aderire alle cellule intestinali e colonizzarle;
  • ha un effetto benefico per la salute umana, contrastando i microrganismi patogeni con la produzione di sostanze antimicrobiche.

[/su_list]

Cos’è il kefir

Il kefir è un probiotico che viene ottenuto utilizzando latte fresco (di pecora, capra o vacca) e fermenti o granuli di kéfir, chiamati kefiran, formati da un polisaccaride che ospita colonie di batteri e lieviti in associazione simbiotica che vengono miscelati in blocchi insieme alla caseina (proteina del latte ) e a zuccheri complessi. Si presenta molto simile allo yogurt da bere, ed è possibile acquistarlo in negozi di alimenti bio, sia nella versione naturale, in realtà non a tutti gradevole, oppure zuccherata o al gusto di frutta. Può inoltre essere prodotto facilmente anche in casa, con qualsiasi tipo di latte, vaccino, di mandorla o di cocco. Ricco di batteri naturali e di lieviti, sviluppati dal processo di fermentazione, oltre che di vitamine, minerali e proteine facilmente digeribili può essere consumato anche dagli intolleranti al lattosio grazie alla lattasi, un enzima che consuma la maggior parte del lattosio lasciato dopo il processo di coltura.

7  motivi per consumare kefir

Dopo un trattamento antibiotico che può aver causato l’impoverimento della flora intestinale e quindi, l’abbassamento del sistema immunitario.

Per contrastare l’azione dei pesticidi contenuti nel cibo e nel cloro nell’acqua, che facilitano la formazione di microorganismi nocivi nel tratto digestivo concorrono avvelenando i batteri benefici contenuti nel nostro stomaco.

Per ridurre il desiderio di cibo, permettendo al corpo di sentirsi nutrito ed equilibrato

Per migliorare la salute del nostro epitelio intestinale, grazie alle sue proprietà anti infiammatorie, regolando la flora batterica e offrendosi come terapia alternativa per chi soffre di disturbi intestinali

Per rafforzare le difese del nostro sistema immunitari in particolare per migliorare la resistenza della mucosa intestinale contro infezioni gastrointestinali.

Come antibatterico e conservante. I microorganismi presenti nei grani sembrano svolgere infatti importanti funzioni antibatteriche e antiossidanti non solo nel nostro organismo, ma anche negli alimenti che lo contengono, grazie alla produzione di alcune sostanze come acido lattico, acetico, etanolo, anidride carbonica, peptidi in grado di contrastarne la putrefazione.

Una menzione particolare va fatta per le sue proprietà anti-cancro, grazie al contenuto di acido linoleico coniugato (CLA), e per le quali seppure gli studi esistenti non siano stati condotti che in vitro o sugli animali, le promesse sembrano parlare chiaro!

Il Kefir ha effetti collaterali? Di base è ben tollerato, anche se possono subentrare stitichezza o crampi intestinali in caso di abuso.

 

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *