Polifenoli: a cosa servono e in quali alimenti si trovano

polifenoli

L’invecchiamento è un fenomeno tanto naturale quanto temuto. Non è casuale, infatti, che contrastare il naturale decadimento del nostro organismo e del nostro aspetto fisico sia obiettivo ed argomento tanto diffuso. La chirurgia estetica ci ha messo ormai al sicuro da rughe e rilassamenti cutanei. Il web ci rivela continuamente “rimedi miracolosi” per una eterna gioventù. Tra le tanti soluzioni anti-age in circolazione, le più gettonate del momento sembrano essere i polifenoli. Ma cosa sono? A cosa servono? E, soprattutto, funzionano davvero contro l’invecchiamento?

I polifenoli sono molecole naturali conosciute soprattutto per le loro proprietà antiossidanti

Proteggono, cioè, le cellule dai danni causati dai radicali liberi. Hanno inoltre un’incisiva azione antibatterica e antivirale. Proteggono dall’arteriosclerosi, trombosi, ictus migliorando le funzioni cardiovascolari in generale. Svolgono anche un’importante funzione antitumorale, intervenendo nella fase di sviluppo del cancro, grazie alla loro azione antinfiammatoria.

Polifenoli: cosa sono e a cosa servono

I polifenoli sono molecole prodotte dal metabolismo secondario delle piante per assolvere specifici compiti di protezione e supporto. In base alla diversità chimica che li caratterizza permettono la difesa della pianta dagli animali erbivori o dai patogeni, ne assicurano la proliferazione attraverso l’attrazione degli impollinatori, la proteggono dal rischio ossidativo causato dalla luce solare e da altri agenti ambientali. Diversamente dalle vitamine e dai minerali, non sono nutrienti essenziali per il nostro organismo, ma esercitano tuttavia importanti funzioni anche per il nostro benessere.

polifenoliIn base alla loro struttura chimica possono essere classificati in tre diverse classifenoli semplici, flavonoidi e tannini.

  • Fenoli semplici: come gli acidi fenolici e le cumarine, presenti in alimenti e bevande come il caffè (acido caffeico). Svolgono principalmente una funzione di difesa della pianta. Rilasciando dalle radici acido caffeico e ferulico inibiscono la crescita delle piante antagoniste vicine. Sono presenti soprattutto nel sedano, nella pastinaca e nel prezzemolo.
  • Flavonoidi: rappresentano il gruppo più esteso di fenoli naturali. Assolvono ala funzione primaria di proteggere la pianta dai raggi ultravioletti, oltre a conferirgli alcuni dei colori più intensi e brillanti in natura, come il giallo, l’arancione, il rosso.
  • Tannini: sintetizzati soprattutto a livello della corteccia, hanno invece il compito biologico di difendere i punti di lesione di foglie o altre parti della pianta, attraverso il caratteristico sapore astringente e sgradevole.

Polifenoli: contro l’invecchiamento, ma non solo!

In natura sono disponibili circa 5000 tipi di polifenoli, ciascuno con una specifica composizione strutturale e funzionale. In linea di massima, tuttavia, sono utili al nostro organismo soprattutto le loro proprietà antiossidanti, antivirali, antinfiammatorie, antitumorali e antiaggreganti. Preservano cioè il nostro organismo dagli attacchi ossidativi dei radicali liberi e degli agenti nocivi esterni, come lo stress fisico e psichico. Prevengono i disturbi legati al processo fisiologico di invecchiamento, proteggendo la membrana cellulare dai processi degenerativi dei vari agenti ossidanti. I risultati da un punto di vista estetico ci sono e sicuramente sono il risultato più visibile. Di certo non il più importante. L’invecchiamento è un processo fisiologico inevitabile. Le informazioni genetiche che ci caratterizzano non possono essere cambiate. E’ possibile intervenire però sull’espressione genica del nostro organismo. In particolare di quei geni infiammatori responsabili dei processi di invecchiamento e di cronicizzazione di alcune malattie. E’ questo il meccanismo con cui agiscono i polifenoli, riducendo il rischio di malattie neuro-degenerative, disturbi cardiovascolari, tumori e infiammazioni e, da ultimo, facendoci apparire più giovani!

Gli alimenti ricchi di polifenoli

Dobbiamo tenere presente che la cottura distrugge in modo considerevole il contenuto polifenolico dei vari alimenti. E’ importante pertanto consumare i cibi freschi e crudi, o affidarsi eventualmente alla cottura a vapore, evitando le alte temperature. Frutta e verdura sono le più importanti fonti di polifenoli. Noci, aromi da cucina, alimenti a base di cacao (come il cioccolato fondente), prodotti integrali, té, il caffè e vino rosso ne sono ricchi. Fragole e uva sono i tipi di frutta con il più alto contenuto di polifenoli. Tra le verdure con la concentrazione più alta ci sono invece carciofi, prezzemolo e cavoletti di Bruxelles. Alcuni polifenoli sono specifici per determinati prodotti alimentari (flavanoni negli agrumi, isoflavoni di soia, floridzina nelle mele), mentre altri, come la quercetina, sono presenti in tutti i prodotti vegetali come frutta, verdura, cereali, legumi, tè e vino.

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