Vitiligine – Le cause, i sintomi e le terapie per curarla

vitiligine

La vitiligine è una malattia della pelle che si manifesta con macchie bianche dai bordi ben delimitati e di diversa grandezza. E’ una malattia, assolutamente non contagiosa, dovuta all’alterazione dei melanociti, le cellule responsabili della produzione di melanina. Da un punto di vista fisico questo è l’unico effetto della vitiligine.

LA VITILIGINE SI MANIFESTA CON MACCHIE BIANCHE E IRREGOLARI SU ALCUNE ZONE DELLA PELLE

I problemi maggiori si riscontrano piuttosto a livello psicologico, a causa dell’imbarazzo che la malattia induce nei soggetti che e vengono colpiti. Le zone del corpo interessate si presentano, infatti, più chiare a causa della mancanza di melanina, il pigmento responsabile della colorazione della pelle. L’incidenza della malattia è comunque solo dell’1% e colpisce maggiormente bambini e adolescenti.

Le cause della vitiligine

L’origine del disturbo è ancora ignota. Molteplici studi medici la ritengono un disturbo autoimmune. Il sistema immunitario attacca i melanociti che non riescono più a produrre la melanina, necessaria per la colorazione della pelle. Sebbene non se ne conoscano le cause certe, la comparsa della vitiligine sembra avere carattere ereditario. Tra le ipotesi più accreditate ci sono, poi, l’alterazione del funzionamento del sistema nervoso, la produzione di molecole tossiche da parte dei melanociti e lo stress ossidativo dovuto a un eccesso di perossido di idrogeno. Le chiazze bianche tipiche della vitiligine sono, purtroppo, generalmente destinate a peggiorare nel tempo. Soprattutto in determinate stagioni, come la primavera o l’estate, quando la pelle è più esposta ai raggi solari. L’aumento delle macchie è spesso accompagnato, poi, anche da una sgradevole sensazione di prurito.

Come si cura

Esistono dei trattamenti efficaci, seppure non risolutivi, per rallentare tali sintomi. Purtroppo, infatti, come per ogni malattia autoimmune, non esiste una cura definitiva.

In particolare, possono essere eseguite delle terapie ambulatoriali che mirano alla riattivazione della funzionalità dei melanociti. La terapia più diffusa è la Terapia PUVA, acronimo di psoraleni e UV-A.  Inizialmente è prevista l’assunzione orale di una dose di psoraleni (sostanze foto-sensibilizzanti naturali) o l’applicazione di una crema a base di psoraleni direttamente sulle macchie. Successivamente si procede con l’irradiazione delle zone interessate con raggi UVA o, in alternativa, UVB, più efficaci e con minori effetti collaterali. Alternativa alla PUVA, ma ancora ad uno stadio sperimentale, c’è il trapianto diretto dei melanociti. Questa tecnica, proprio perché ancora sperimentale, è consigliata, però, solo ai soggetti che non hanno riscontrato benefici con altri trattamenti.

Vitiligine: le cose da evitare

L’abbronzatura enfatizza visivamente il distacco cromatico delle macchie, provocando maggior disagio nel soggetto. E’ consigliabile, pertanto, l’utilizzo quotidiano di creme solari. Le scottature, infatti, favoriscono il peggioramento del disturbo e l’aumentare delle chiazze. È opportuno, poi, evitare il più possibile di incorrere in eventi traumatici dal punto di vista fisico. Spesso infatti, una cintura troppo stretta o lo sfregamento del reggiseno possono facilmente provocare la comparsa di nuove macchie. Sembra esserci una correlazione anche con alcuni episodi di stress intenso o alcuni disturbi dell’apparato digestivo. Tenere sotto controllo questi aspetti, minimizzando al minimo i fattori di stress e indagando le cause dei disturbi digestivi, può aiutare a rallentare la patologia.

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